Era l’attesa
di un nuovo Natale,
foriero di doni
e buoni propositi.
Era l’attesa
di un nuovo miracolo
arrivato come un fagotto
nella nostra famiglia.
Era l’attesa
di un’altra estate,
con le sue lune
e la sua impalpabile leggerezza.
Era l’attesa
del primo amore,
del primo bacio,
delle prime audaci carezze.
Era l’attesa
di cose migliori,
di un raggio di sole
a illuminare giorni fin troppo inquieti.
Era l’attesa
di nuovi mondi,
scoperti, mai conquistati,
e quindi per sempre sommersi.
E ora, mentre trascorri
le tue giornate
cullando vegliardi sconosciuti,
è rimasta solo l’impaziente attesa
che tu sia la mia giovane sposa.